sabato 20 maggio 2017

Vaccini, torna l'obbligo in nidi e materne

Dopo una lunga discussione e diversi scontri tra chi fosse a favore e chi contrario, il decreto che rende obbligatoria la vaccinazione è divenuto realtà. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

I vaccini obbligatori per l'iscrizione a scuola

Con l'accoglimento del decreto da parte del Consiglio dei Ministri, torna in Italia l'obbligo di vaccinarsi per potersi iscrivere a scuola. Tale obbligo era già stato previsto nel lontano 1967 ed era rimasto in vigore fino al 1999: da quell'anno in poi, invece, ci si poteva iscrivere a scuola anche senza i vaccini obbligatori. Nel dettaglio, occorre sottolineare che prima i vaccini obbligatori erano 4, ovvero  antidifteritica, antitetanica, antipoliomelitica e antiepatite virale B, mentre con l'approvazione del nuovo decreto i vaccini obbligatori passano a 12: si aggiungono quelli contro la pertosse, emofilo B, meningococco B, morbillo, meningococco C, parotite, varicella, rosolia. I vaccini saranno obbligatori pena la non iscrizione a scuola nella fascia di età da 0 a 6 anni, ovvero in tutti gli asili nido e alle scuole materne, e saranno anche inasprite le sanzioni nei confronti dei genitori che non rispetteranno tale obbligo.

Lo scopo

Il fine di tale decreto è quello di protezione della salute a livello nazionale: nonostante i numerosi casi di meningite lungo tutto il Paese, non vi è uno stato d'emergenza. Infatti, le misure introdotte da questo decreto mirano a proteggere la salute degli Italiani, soprattutto dei più piccoli e degli anziani. Pare che con questa manovra ci sarà un risparmio annuale che si aggira intorno ai 200 milioni di euro.

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